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Rapporto migrazioni in Europa: irreperibili migliaia di minori stranieri non accompagnati




Missing Children: il fenomeno dei minori non accompagnati che si rendono irreperibili in Europa


Dopo l’arrivo e la registrazione, migliaia di minori stranieri non accompagnati “spariscono” nel nulla. Un’indagine del Guardian e di Lost in Europe, indica che tra gennaio 2018 e dicembre 2020 18.292 minori stranieri non accompagnati giunti in Europa sono segnalati come dispersi: circa 17 minori al giorno, per lo più provenienti da Marocco, Algeria, Eritrea, Guinea, Afghanistan. Secondo i dati relativi ai minori scomparsi negli ultimi tre anni in Europa, il 90% sono maschi, uno su sei con meno di 15 anni. Nel 2020 erano 5.768 i minori scomparsi in 13 paesi europei. I dati sulle sparizioni dei minori coinvolgono 27 paesi dell’Unione europea e le rilevazioni risultano spesso incomplete o incoerenti, prospettando la possibilità che il numero reale di minori possa essere superiore. Spagna, Belgio e Finlandia hanno fornito i dati solo fino alla fine del 2019; Danimarca, Francia e Regno Unito non li hanno forniti. I risultati dell’indagine del Guardian e Lost in Europe pongono degli interrogativi sulle reali misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati nei paesi europei e su un fenomeno che ha creato dibattito nel Parlamento europeo. Tra gli Stati membri, le segnalazioni di scomparsa dovrebbero essere raccolte nel sistema di informazione Schengen (SIS), ma una simulazione realizzata da Save The Children e Missing Children Europe in 6 Stati membri basata su test effettuati tramite simulazioni di casi, mostra che le procedure formali non sempre sono rispettate: quasi tutti gli Stati membri mettono in atto procedure elaborate per trattare la scomparsa dei MSNA, spesso simili a quelle per i bambini dell’Unione europea scomparsi, ma, nella pratica, sovente il problema è l’insufficiente cooperazione tra le diverse autorità: quelle di polizia, di accoglienza, sociali e di protezione che non sempre dispongono di protocolli e garanzie per lavorare insieme sui casi di scomparsa di minori. Non esistono pratiche consolidate e riconosciute e un protocollo per la cooperazione transfrontaliera. 

Il lavoro della Rete europea sulle migrazioni, ENM2, su richiesta della Commissione europea, ha mappato come vengono trattati e gestiti negli Stati membri i casi di scomparsa di minori non accompagnati, nonostante una quantificazione precisa non sia possibile per mancanza di dati comparabili e in assenza di una pratica di cooperazione transfrontaliera che consenta di rintracciare un minore non accompagnato nel tragitto da un paese all’altro. Il fenomeno dei MSNA che spariscono viene considerato un’emergenza significativa perché i minori stranieri soli sono molto vulnerabili, esposti a violenze, sfruttamento anche sessuale, spesso vittime delle tratte. La comunicazione della Commissione sulla protezione dei bambini migranti nell’aprile 2017 raccomandava agli Stati membri da una parte di lavorare insieme per raccogliere e scambiare dati comparabili, per facilitare il tracciamento e favorire il ritrovamento dei minori; dall’altra di attuare procedure e creare protocolli per rispondere prontamente ai casi di scomparsa. Save the Children e Missing Children Europe hanno rilevato come la politica legata alla scomparsa dei MSNA della maggior parte degli Stati membri sia quella di accettare la segnalazione presentata in meno di 24 ore, tenendo conto della vulnerabilità. Tuttavia alcuni Stati prevedono un periodo di “attesa” nel quale nessuna azione viene messa in campo, in base al profilo del minore e alle circostanze della scomparsa: in Belgio un MSNA è considerato disperso dall’Agenzia federale per l’accoglienza dei richiedenti asilo (FEDEASIL) se non è rientrato entro le 24 ore successive alla scadenza del permesso di congedo nella struttura di accoglienza; i minori non accompagnati particolarmente vulnerabili vengono invece immediatamente considerati dispersi, se non presenti nella struttura di accoglienza. In Germania il tempo che precede la denuncia della scomparsa di un MSNA varia da immediato a due o più giorni; nella pratica la maggior parte delle istituzioni denuncia la scomparsa al più tardi entro la fine del giorno stesso. In Grecia le autorità distinguono tra minori non accompagnati al di fuori della procedura di asilo e quelli nella procedura di asilo: nel primo caso viene segnalato entro massimo 24 ore dalla scomparsa. In Ungheria il minore è considerato disperso dal momento dell’allontanamento non autorizzato dalla struttura di accoglienza e il periodo di tempo che deve trascorrere prima di denunciare varia a seconda dello stato di vulnerabilità del minore: se ha meno di 14 anni o non è in grado di provvedere a se stesso per ragioni di malattia o disabilità, l’operatore contatta immediatamente il dipartimento di polizia competente; negli altri casi l’istituzione che accoglie il minore, insieme ai servizi di protezione, avvia le ricerche per rintracciarlo. 

Perché molti minori stranieri non accompagnati che arrivano in Europa spariscono? Secondo questo rapporto le motivazioni sono diverse: spesso i minori lasciano i centri di accoglienza perché scoraggiati dai tempi troppo lunghi delle procedure per il riconoscimento dell’asilo o il ricongiungimento oppure per paura di essere rimandati a casa; a volte la fuga rappresenta per questi minori la possibilità di sopravvivere che, spesso nella realtà si traduce in un percorso che li rende vittime di abuso e di sfruttamento sessuale. È evidente come i minori stranieri non accompagnati siano particolarmente vulnerabili, esposti alla vittimizzazione e alle reti di organizzazioni criminali. Missing Children Europe è la federazione europea per i bambini scomparsi e sfruttati sessualmente, che rappresenta 33 organizzazioni non governative attive in 24 paesi dell’Unione europea che collaborano con l’intento di costruire buone prassi europee e agevolare lo scambio di procedure di intervento efficaci nel contrasto alla scomparsa di minori. Le segnalazioni arrivate nel 2017 alla hot line riguardano casi di fuga per il 57% e di rapimento per il 23%, su un numero di oltre 50.000 chiamate annue in tutta Europa che vengono gestite in collaborazione con le autorità in funzione della gravità della situazione e della tematica. Il diritto di asilo, fondamentale insieme all’obbligo di considerare il superiore interesse del minore, non devono essere mai persi di vista dai paesi membri dell’Unione europea; un investimento sui sistemi di protezione, insieme a leggi, buone pratiche sull’asilo e la migrazione, un’efficace raccolta dei dai e la cooperazione tra Stati, possono e potranno garantire che i diritti dei bambini siano adeguatamente tutelati e avviare un’efficace azione di contrasto della scomparsa dei minori stranieri non accompagnati in tutta Europa.


European Migration Network (EMN) (europa.eu)

EUR-Lex - 32008D0381 - EN - EUR-Lex (europa.eu)

Regolamento (UE) n. 516/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che istituisce il Fondo Asilo, migrazione e integrazione, che modifica la decisione 2008/381/CE del Consiglio e che abroga le decisioni n. 573/2007/CE e n. 575/2007/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e la decisione 2007/435/CE del Consiglio (europa.eu)

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